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FILTRO ANTI-PARTICOLATO: È LEGALE TOGLIERLO?

Del filtro anti-particolato si parla spesso, ed oggi cercheremo di capire se esso può essere rimosso oppure no. Ecco il parere della legge.

La nostra auto è composta da tantissimi diversi elementi, che devono lavorare tutti assieme per consentire al veicolo di muoversi. Uno di essi, anche se non è troppo conosciuto ed in pochi saprebbero descriverlo, è il filtro anti-particolato, ed è un particolare sistema che è membro dei motori a gasolio, utilizzato per cercare di contenere le emissioni inquinanti.

Si tratta di un elemento tutto sommato recente, dal momento che all’inquinamento, riguardo al settore automobilistico, si è iniziato a pensare poco più di vent’anni fa, ed infatti, l’introduzione del filtro anti-particolato risale all’inizio del nuovo millennio. La sua diffusione è iniziata in Europa, visto che il motore diesel viene montato soprattutto dalle vetture del vecchio continente, mentre ce ne è una presenza minore all’estero.

Venne montato, prima di tutto, dalle auto del gruppo PSA, nel tentativo di trattenere le particelle inquinanti che si trovano nei gas di scarico di questi tipi di motori, appunto quelli a gasolio. Da quel momento in poi, tutti i motori diesel hanno iniziato a montarlo, ed ora è diventato un obbligo per questa tipologia di motorizzazione. In molti si chiedono se tale filtro possa essere rimosso o meno, ed ora, cercheremo di fornire una risposta a questo interrogativo che attanaglia molte persone. State attenti a ciò che fate con la vostra auto in tal senso.

FILTRO ANTI-PARTICOLATO, ECCO COSA DICE IL CODICE DELLA STRADA

Va subito specificato che togliere il filtro anti-particolato, in particolare, sulle vetture diesel sino alla normativa Euro 4, costituisce un reato. Per chi è intenzionato a commettere questo reato, dovete sapere che sono previste delle sanzioni molto pesanti, che partono da multe da 422 euro, sino a toccare un massimo di 1697 euro.

A questo si aggiunge poi l’immediato ritiro del libretto di circolazione della macchina, oltre al fatto di dover ripristinare la presenza del filtro a bordo della vettura. A quel punto, dovreste fronteggiare sia il pagamento della sanzione pecuniaria che quello del montaggio del filtro, oltre che il pagamento della manodopera da parte dell’officina che si occuperà dei lavori.

C’è poi da aggiungere anche il discorso penale, visto che la rimozione del filtro di cui vi abbiamo parlato potrebbe comportare una pena che va da due a sei anni di reclusione. Infatti, eliminarlo dalla propria vettura vi rende parte attiva della causa dell’inquinamento climatico, un reato che oggi è considerato davvero molto grave. C’è dunque un serio rischio, che potete tranquillamente evitare.

Postato il 23 maggio

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